Vindrveraly Admin
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| Titolo: La Nostra Fortezza! Gio 14 Apr 2011, 17:38 | |
| Le Storie di ClaraLuna.14 Giugno 1257: La nascita della famiglia Di Luna Anno del Signore 1200, il Signore di Firenze nomina Francesco Valerio VII del Castelletto, Conte di ClaraLuna, per i suoi servigi resi alla patria, prima come Capitano dell’Esercito, poi Ministro del Consiglio e per aver respinto l’avanzata dei genovesi, che cercavano di prendere Massa. Un Homo Novus, come direbbero i latini: cresciuto per le strade Livornesi, fu preso poi sotto la protezione del Baronetto, Carlo del Castelletto, che lo introdusse alla Corte del Re. Da allora la sua caparbietà, l’intelligenza e il forte senso dell’onore, lo avevano portato ad essere uno degli “eletti”, i consiglieri del Sovrano, ad avere in moglie Elisabetta Rosa Aleardi, terza figlia del Marchese di Sirente, ed essere eletto Conte.
La Contea di ClaraLuna si estendeva dalle colline nord del lago livornese fino a quelle sud volterrane, ma fu sulle sponde del lago che il Conte decise di edificare la sua Fortezza, che doveva esprimere la sua forza e la sua presenza agli abitanti, ma doveva essere anche degna dimora per la sua giovane sposa. I lavori quindi iniziarono, per ordine del Conte Francesco nel 1205, mentre lui ed Elisabetta viaggiavano per l’Europa, in questi anni nacque il loro primo erede: Francesco Valerio II.
Il Conte però era turbato, la costruzione della Fortezza si stava protraendo più del necessario, così, ordinò che anche i contadini partecipassero, promettendo loro grandi ricompense. Nel frattempo il piccolo Francesco Valerio II, fu inviato nel sud, dal Marchese, per ricevere un’istruzione più adeguata.
Nel 1235, i lavori alla Fortezza terminarono e, ad alimentare ulteriormente la gioia del Conte, fu anche la nascita di due gemelli, Cesare Benedetto & Umberto Orlando.
Purtroppo, anni dopo, i rapporti di stima e affetto tra il Conte ed il suo padre adottivo il neo-Visconte Carlo del Castelletto, si inclinarono tragicamente: in una fredda notte autunnale, gli uomini del Visconte, di guardia alle porte di Volterra, inebriati dall'alcool, uccisero la scorta del piccolo Umberto Orlando, e quest'ultimo fu mortalmente ferito.
A nulla servirono le ingenti ricchezze inviate dal Visconte per ripagare il Conte della sua perdita, a nulla le sue suppliche, il Conte decise di troncare ogni rapporto che aveva con quella famiglia, trovando appoggio e consolazione in quella della moglie Elisabetta, gli Aleardi
Ma il nostro Conte si trovava a disagio, poichè non era riuscito a creare una famiglia sua e a darle il lusto ed l'onore che meritava; indi sconsolato decise di chiedere aiuto ad un suo vecchio amico: Mastro Filippo del Carro, carpentiere livornese. Costui, nel vederlo cominciò ad apostrofarlo con il nome di "Diluna", e Francesco, incuriosito, ne chiese il motivo, così Filippo gli riverlò che gli abitanti della contea e anche i cittadini di Livorno, avevano preso l'abitudine di chiamare la famiglia del Conte come la sua Fortezza, e per esser brevi, presero solo la fine del nome della contea ClaraLuna Da qui, nacque, appunto il termine "Di Luna", per indicare quelli che abitano nella Fortezza di ClaraLuna.
Passarono i giorni, ed il Conte parve sempre più convinto della sua decisione, aveva trovato finalmente ciò che per mesi aveva cercato: un nome, e non uno qualsiasi, ma il suo nome! Si apprestò a chiedere udienza al Re d'Armi, ed a richiedere il suo benestare per il riconoscimento della sua Famiglia.
Il 14 Giugno 1257, i desideri del Conte presero forma: il Collegio d'Araldica Imperiale Italofono, riconobbe i pieni diritti a Francesco, che da quel giorno si chiamò Francesco Valerio I Di Luna, Conte di Claraluna. | |
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